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DOVE NON PASSA LA RABBIA NON PASSA L'AMORE

Naturopata - Life Coach - Autore
CRISTIANO DEVAN AVESANI
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DOVE NON PASSA LA RABBIA NON PASSA L'AMORE

DEVAN
Pubblicato da DEVAN in BIOENERGETICA · 17 Dicembre 2023
Tags: BioenergeticaEmozioniDistruttiveRelazioniTossicheAmoreDepressioneRabbiaAnsia
TEMPO DI LETTURA: 35min

Buongiorno signora come sta? Non so se vi è mai capitato di entrare in banca e, mentre aspettate il vostro turno, vedete entrare qualcuno, evidentemente molto più importante di voi, ed essere accolto dal mega direttore generale con lo scintillio adamantino del suo sorriso a 48 denti, che più finto di cosi nemmeno le banconote del monopoli. Una stretta di mano energica da troll di montagna e il corpo che si piega leggermente supino per esibire la massima riverenza alla Calboni, per chi conosce i personaggi di Fantozzi. Un teatrino cosi patetico e nauseabondo che purtroppo capita di vedere alcune volte in banca, ma che in realtà, a pensarci bene succede ogni giorno, ovunque, a tutti noi, in tutti i luoghi e in tutti i laghi come direbbe il grande filosofo contemporaneo Valerio Scanu.
Ma sapete perché succede questo? Succede perché fin da bambini siamo stati costretti ad indossare una maschera per sopravvivere ed affrontare il mondo, ma oggi da adulti, è diventata la nostra identità principale. Una vera e propria struttura artificiale che ci impedisce di comprendere chi siamo veramente, anestetizza le nostre sensazioni privandoci della nostra capacità di sentire, provare gioia, empatia e amore. Questa maschera dal punto di vista biologico ed energetico è stata chiamata con il nome di Corazza Caratteriale.

la prigione che cementa in noi
la chiave della nostra felicità!

BIOENERGETICA
Oggi mi va di iniziare a parlarti di Bioenergetica. Cosa significa direte voi, che cazzo è la Bioenergetica. Alcuni magari ne hanno sentito parlare, altri l’hanno persino praticata, altri ancora credono di sapere esattamente cosa sia, ebbene, vi dirò che forse c’è qualche tassello da aggiungere e qualcosa che forse non vi hanno ancora detto. Parlare di bioenergetica è semplicemente parlare di come cazzo siamo combinati, dell’inferno che abbiamo creato ed è sostanzialmente iniziare a renderci conto che siamo nella merda più nera. Questo non lo troverete in nessun libro. Se non capiamo questo, che siamo "SI! Dei in Divenire" ma coperti da una montagna di merda fumante da spalare, non possiamo sperare di fare un solo passo ulteriore lungo il cammino spirituale che ognuno di noi sta percorrendo. Ovviamente nessuno di noi deve sentirsi obbligato ad andare da qualche parte, crescere, cambiare, evolvere. Nessun obbligo! Possiamo stare tranquillamente fermi e ben ancorati alle proprie vite di merda e continuare a camminare sopra il lerciume in cui affondano i nostri piedini, reduci dalle docili cure del "Salone di Bellezza Pussycat" appena aperto in centro.
Come vedremo più avanti, forse pensate che "Essere Spirituali significhi pregare dalla mattina alla sera con i palmi uniti appoggiati al petto, le dita rivolte verso l’alto cosi come lo sguardo e invocare l'aiuto di Dio: "Aiutami Padre. Ti prego aiutami!". Purtroppo per voi, non funziona proprio cosi. Dante, del resto, ce lo ha insegnato. La strada per il paradiso, in realtà, inizia da una "Selva Oscura" che si trova all'ingresso dell’inferno dantesco. All'inizio dell’inferno di tutti noi. All'inizio della nostra realtà quotidiana. Se osservate la forma che Dante dà a questo inferno, non a caso è una piramide rovesciata, potente simbolo esoterico che tratteremo più avanti, quando sarete più desti. Dante ci vuole dire che per andare in paradiso bisogna andare verso il basso, andare in giù e attraversare tutti i gironi, i nostri peccati, i vizi, i difetti, i crimini, le paure, chiamateli come volete. Superarli come fossero livelli di un videogame e poi infine, se saremo stati bravi riusciremo a trovare la porta che passando dal purgatorio ci condurrà al paradiso. Il punto è

"non puoi accogliere il paradiso
se prima non hai accolto
tutto il tuo inferno poiché
come in alto cosi in basso”

Come diceva il buon Ermete! Non ci sono scorciatoie per il paradiso. Si deve passare da lì. Bisogna mettere la faccia nella melma, sporcarsi le mani. Non c’è altra via. E ci vuole tutto il coraggio del mondo, diventare eroi, guerrieri per vivere una vita degna di essere vissuta.
Ma andiamo con ordine prima di deprimerci e avere la voglia di spaccare tutto e bruciare tutti col lanciafiamme. Cerchiamo di capire bene cosa significa Bioenergetica e cosa significa avere una corazza caratteriale e come cazzo abbiamo fato a ridurci in questo modo e creare questo inferno in cui siamo 24 ore su 24.

DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE
Il termine Bioenergetica è stato introdotto dallo psicoterapeuta tedesco Alexander Lowen, primo a parlare di "Bioenergia" nel 1956. La cosa importante da dire è che "Alessandrino nostro" inizia a parlare di Bioenergetica non così, a caso, ma in virtù delle straordinarie scoperte di uno dei tanti geni che hanno abitato questo pianeta. Il suo nome è Wilhelm Reich, sir Guglielmo, anche lui psicoterapeuta, anche lui  tedesco, nonostante il fatto di definirlo psicoterapeuta pare assolutamente riduttivo visto l'intelligenza leggerissimamente sopra la media, con tutto il rispetto degli illustrissimi psicoterapeuti. Wilhelm Reich, maestro diretto di Lowen stesso, amico di Jung, amico di Einstein forse anche di Osho addirittura, il quale sicuramente ne stimò la portata del lavoro, allievo di Freud, destabilizzò l’intellighenzia dell’epoca, quella di una Germania davvero mica male nonostante l’ingloriosa nascita del nazismo, Hitler e compagnia cantante. Del resto dai "diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior" (De Andrè)

IN PRINCIPIO ERA IL VERBO
Le scoperte di REICH in ambito psicoanalitico sono una vera e propria bomba! Einstein stesso le definì proprio“una bomba” e "Alfredino" non era certo l’ultimo arrivato! A differenza di Freud che lavorava nella sua torre d’avorio con famiglie abbienti e benestanti, Reich era un personaggio del popolo per il popolo. Tant'è vero che a 20 anni fece i primi consultori famigliari, capendo che i problemi originavano proprio nell'intoccabile “sagrada famiglia”. Attraverso un grande lavoro clinico Reich mise a punto una tecnica terapeutica chiamata Orgonoterapia. Il nome deriva dalla scienza che lui stesso chiamò Orgonomia, ossia la Scienza dell'Orgone che ha come scopo lo studio dell’Energia Orgonica. Senza far girare troppo gli Orgoni, diciamo che parlare di energia orgonica equivale semplicemente a parlare dell’energia presente in tutto l’universo. E’ l’equivalente del parlare di Prana, di QI, di Elan Vital del vitalismo Bergsoniano, dell’Etere secondo la fisica quantistica, dell’Entelechia di Driesch e non da ultimo del Verbo nella nostra cultura, la cultura Cristiana. Ricordate come inizia il bellissimo Vangelo di Giovanni, il più profondo, il più mistico, il più quantistico, il più olistico

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio,
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto
di ciò che esiste.


La Bioenergetica di Lowen quindi non è altro che l’evoluzione, anche se forse è più corretto dire, diretta conseguenza, dell’Orgonoterapia di Reich e nasce grazie alla sua profonda e decennale esperienza clinica. La potremo definire, senza usare termini eccessivamente tecnici, come una disciplina che abbina specifici trattamenti corporei a tecniche verbali ed ha come scopo aiutare l’individuo a liberarsi da tutti quei blocchi che gli impediscono di godere della propria esistenza in modo pieno e totale, con gioia, entusiasmo, passione, che gli impediscono di vivere secondo la propria natura. L’insieme di questi blocchi è stato chiamato da Wilhelm Reich con il nome di Corazza Caratteriale, la struttura patologica che impedisce all'essere umano di fare sostanzialmente esperienza di quella che Reich chiamava "Potenza Orgastica", l’Orgasmo, definito come

la capacità di abbandonarsi
completamente
al flusso di energia naturale dell’organismo
e di scaricare totalmente
l’eccitazione sessuale genitale
per mezzo di periodiche convulsioni
involontarie di tutto il corpo
vissute in modo gratificante,
senza inibizioni, fantasie o ansia.

ORGASMO
"Me coioni", direbbero al circolo degli intellettuali della capitale. Immagino che ognuno di voi viva la sessualità in questo modo e faccia esperienza dell'orgasmo esattamente così come è descritta. Ma per favore! Non diciamo fregnacce. E non mi venite a dire che con il vostro partner fate del gran sesso! Il sesso che facciamo è solo una pallida imitazione di ciò che potremo provare se solo ci liberassimo delle zavorre fatte di paura, ansia, angoscia, colpa che infiamma le nostre spalle e indurisce il nostro cuore. Nessuno, o pochissimi, fanno un'esperienza così completa e totale della sessualità. Credetemi! Imparate a memoria questa definizione! Che vi entri per bene nel cervelletto. Una cosa importante da dire è che se vogliamo comprendere davvero la sessualità, dobbiamo renderci conto, e so bene che per la maggior parte di voi sarà molto difficile capirlo, che il concetto di orgasmo va oltre l’atto sessuale fisico in sé, perché oltre alla dimensione fisica e biologica, comprende la dimensione emotiva, mentale, spirituale, soprattutto spirituale. Lo scopo della sessualità, infatti, come abbia visto nello scorso articolo, è il ritorno all'Uno attraverso un processo di dissolvimento dell'ego e l'esperienza dell'Orgasmo. Questo è anche lo stesso scopo di tutte le religioni delle origini. Ecco perché comprende necessariamente la dimensione spirituale. Ma non ci può essere alcun orgasmo o ritorno all'Uno senza aver compiuto quel percorso spirituale che ci aiuti a liberarci dai blocchi di cemento armato che sostanzialmente costituiscono la nostra Corazza Caratteriale! Più saremo bravi a liberarci da tutto ciò che non ci appartiene e più l’energia scorrerà meravigliosamente fluida nel nostro essere assieme al pulsare grandioso della vita, così da permettere un esperienza talmente profonda e mistica che qualcuno, un po’ più intelligente di me, ha chiamato Nirvana. Più ritarderemo invece a compiere questo processo salvifico e di guarigione, e più la nostra Corazza Caratteriale determinerà il nostro destino di infelicità e frustrazione e sarà, come dicevo prima, la nostra sola, unica, misera realtà. L'unica identità a cui aggrapparci. Come lo è oggi del resto. Adesso, in questo momento, mentre vi sto parlando! Bello vero? E come saprete di aver vissuto un esperienza cosi mistica, profonda e di estremo piacere come l'orgasmo se non sapete nemmeno chi cazzo siete?
Anni fa feci una conferenza a Rimini, credo nel 2010, invitato dall'Associazione “Tra Cielo e Terra”, dal titolo “Tu Sei un Orgasmo Multiplo Ma…”? Titolo provocatorio che poi è diventato un Laboratorio di 12 incontri sulla Bioenergetica. Con quel “ma” del titolo volevo identificare la CORAZZA CARATTERIALE, la struttura che ci ruba la gioia del vivere!

LA CORAZZA CARATTERIALE
Quando pensiamo alla Corazza Caratteriale dobbiamo far riferimento a ciò che siamo adesso, in questo momento. E’ ciò che definiamo come nostro carattere: "Che carattere di merda che ho! Ma che bel carattere! Hai mostrato carattere!" Durante i Laboratori di Bioenergetica che conducevo anni fa, per spiegare la Corazza caratteriale mostravo uno spezzone del film "Matrix". Spero non ci sia nessuno che, leggendo quest'articolo, non conosca questo vero e proprio documentario sulla realtà, altro che film di fantascienza. Se cosi fosse correte subito a colmare questa abissale ignoranza perché Matrix è il film più rappresentativo su tutto ciò che concerne la fisica quantistica, l’olismo di cui parlavamo nell'articolo scorso, la legge di attrazione, di compensazione, la legge dello specchio, la legge della risonanza, il magnetismo, l’esoterismo e tantissime altre cose…. Guardatelo e riguardatelo. Da imparare a memoria assieme alla definizione di orgasmo. Io l’avrò visto più di 100 volte. Lo spezzone a cui faccio riferimento riguarda il primo incontro di "Neo" con "Morpheous" in cui quest'ultimo si rivolge al Sig.Anderson, Neo, e gli dice:

"Matrix è ovunque, è intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
Neo: Quale verità?
Morpheus: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri sei nato in catene. Sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione, per la tua mente"

Il concetto di Matrix è esattamente ciò che intendo per Corazza Caratteriale:

una prigione che non ha sbarre,
che non ha mura, che non ha odore.
Una prigione, per la tua mente

La corazza caratteriale è il nostro carattere, la nostra maschera, la nostra personalità. E' fondamentalmente il nostro Ego! Mai sentito parlare? A dir la verità sarebbe più corretto dire Ego Inferiore. Dico Inferiore perché ne esiste uno superiore legato alla nostra missione di vita, ma ne parleremo più avanti, quando sarete pronti. E’ come dicevo la nostra personalità e l’etimologia della parola persona spiega molte cose. La parola persona, infatti, deriva

dall’etrusco “phersu” che significa MASCHERA
e dal greco “prosopon” che significa “ADATTO AL VOLTO”

In sostanza rappresenta una somma di atteggiamenti, ruoli, condizionamenti religiosi, educativi, sociali, etichette, strutture, sovrastrutture, definizioni, ma anche tensioni corporee, sintomi, malattie, perché il nostro corpo non è certo slegato dalla nostra mente, come vedremo tra un attimo. Una vera e propria struttura che noi stessi abbiamo dovuto e, sottolineo dovuto, costruire fin da bambini e che ci ha permesso di sopravvivere, crescere e adattarci al mondo, ma che oggi da adulti rappresenta la maschera che siamo ogni giorno costretti ad indossare per vivere le nostre miserabili vite da inconsapevoli. Una maschera che ci serve sostanzialmente per difenderci: difenderci dal mondo, dalle altre persone e infine da noi stessi, da ciò che siamo in Natura! Una sorta di meccanismo autoimmune che ci serve per tenerci a bada, controllarci, in modo tale da non farla "fuori dal vasino". Quando si dice "siamo i peggior nemici di noi stessi". E' vangelo!

LE DUE CORAZZE
Come vi dicevo prima, il corpo non è slegato dalla mente, ma sono in stretta connessione, a meno che non siate completamente pazzi o alieni! Infatti il genio di Wilhelm Reich fu in grado di stabilire che ogni contrazione muscolare del corpo, cronica ed involontaria ha la sua contropartita in un atteggiamento caratteriale! Sono le classiche facce della stessa medaglia. Alexander Lowen in altri termini disse:

“tutto ciò che succede nel corpo,
succede anche nella mente
e viceversa”

E infatti ci troviamo a dover necessariamente parlare di due tipi di Corazza Caratteriale. Una si esprime a livello fisico e potremo chiamarla corazza muscolare, la struttura muscolare. L’altra si esprime a livello psichico e la potremo chiamare corazza psichica, la struttura psichica.

CORAZZA MUSCOLARE
E' la struttura muscolare, l’insieme delle contrazioni, delle rigidità, delle tensioni muscolari, dei sintomi fisici nei quali abbiamo somatizzato e cristallizzato ogni genere di emozione: ansia, rabbia, angoscia, odio, frustrazione, paura, nella consapevolezza che i sintomi, per quanto spiacevoli e fastidiosi possano essere, non sono altro che il tentativo dell’organismo di rendere meno penosi i suoi conflitti interiori. Cosa vuol dire questo? Semplicemente significa che ogni sintomo è un emozione, che ogni tensione è un emozione, ogni contrattura è un emozione, ogni rigidità è un emozione repressa, mal vissuta, non elaborata, accantonata. Qualsiasi cosa tu possa sentire sul tuo corpo che ha a che fare con il dolore, la rigidità, l'infiammazione, ha a che fare con emozioni represse e pensieri negativi. La cosa da tenere bene in considerazione è che tutto ciò che inizi a sentire fuori, in realtà era imprigionato dentro e rappresenta la manifestazione della tua realtà interiore: "Meglio fuori che dentro" direbbe qualcuno. Inoltre, come abbiamo detto, ogni sintomo oltre ad essere collegato ad un emozione specifica ha anche una sua contropartita a livello psichico mentale, infatti, la seconda modalità espressiva della Corazza Caratteriale è proprio la Corazza Psichica.

CORAZZA PSICHICA
La struttura psichica, costituita da tutti gli atteggiamenti psicologici che mettiamo in atto per difenderci da tutto ciò che non vogliamo sentire e tutto ciò che percepiamo come sofferenza, dolore, ansia, angoscia…fin da bambini! La struttura psichica corazzata è formata da tutti quegli atteggiamenti difensivi che ci portano a

STARE SEMPRE SULLA DIFENSIVA
IL SENTIRCI MINACCIATI E AGGREDITI
IL BISOGNO DI AGGREDIRE, LITIGARE
NON SENTIRSI ALL'ALTEZZA, MERITEVOLI, DEGNI
SENTIRSI COSTANTEMENTE INSICURI
IL VITTIMISMO DEL "POVERO ME"
LAMENTARSI E PIAGNUCOLARE
IL DELIRIO DI ONNIPOTENZA
IL COMPLESSO DI INFERIORITÀ
IL BISOGNO DI DOMINARE, POSSEDERE, MANIPOLARE
VOLER IMPORRE IL PROPRIO VOLERE
IL BISOGNO DI COMPETERE, DI DIMOSTRARE
IL BISOGNO DI SENTIRSI SUPERIORI,
IL BISOGNO DI SFIDA
LO SBANDIERARE I PROPRI DOGMI AGLI ALTRI
IL BISOGNO DI AVER RAGIONE, AVERE L’ULTIMA PAROLA
L’ORGOGLIO SMISURATO
LA PERMALOSITÀ’
IL CRITICISMO ECCESSIVO

Potremo andare avanti all'infinito a descrivere questi atteggiamenti, questi modi di fare, ruoli, etichette, definizioni, maschere dell'essere umano corazzato. Tutti noi: corazzati, mascherati, pieni di difetti da correggere...un carnevale. Altro che "Dei in Divenire".

COME SI FORMA LA CORAZZA CARATTERIALE
Ma come si forma la Corazza Caratteriale? Fondamentalmente è un meccanismo di difesa e protezione che si mette in atto attraverso la riduzione progressiva delle sensazioni per non soffrire, necessaria ai fini della nostra sopravvivenza e che ci difende dall'essere schiacciati e travolti dall'angoscia e dell’ansia che da bambini riuscivamo a sentire in modo cosi totalizzante e paralizzante. Basti pensare al disagio che tutti noi da adulti proviamo quando entriamo in contatto con persone rigide, chiuse, fredde, moraleggianti, aggressive, manipolatori, narcisisti che nutrono sentimenti negativi, di vendetta, di odio, di rabbia, persone che ci usano, ci manipolano per i loro loschi fini. Proviamo disagio da adulti, figuriamoci quando eravamo bambini pieni di vita e completamente aperti verso il mondo e in grado di percepire e sentire qualsiasi cosa e assorbire l’ambiente circostante come spugne. Come può reagire un bambino che si trova accanto ad una madre assente, ostile, indifferente, depressa, perennemente ansiosa, preoccupata, soffocante, piuttosto che essere costantemente aggredito verbalmente, sgridato, offeso, o peggio ancora, picchiato da un padre frustrato, alcolizzato, aggressivo e violento. Di fronte a queste situazioni, da bambini come avremo potuto fare per proteggerci da quel senso di angoscia totalizzante, da un senso di solitudine cosi profonda e da un immenso vuoto interiore percepito in modo cosi freddo e penetrante se non trovando il modo di difenderci? E’ quasi ovvio detto cosi. No? Il problema è che questo modo è diventato il nostro Carattere, la Maschera che oggi da adulti percepiamo come la nostra vera identità! "Io sono fatto così", col cazzo!. Credi di essere fatto cosi, anzi, di più, senti di essere fatto così per effetto di quello che vedremo essere il contatto sostitutivo, ma non sei quello. Hai dovuto essere quello!

I MIEI 9 ANNI
Quando ho iniziato a studiare la Bioenergetica e cominciato a comprendere il concetto di Corazza Caratteriale, la mia mente è andata subito a ripescare il ricordo più traumatico della mia vita e cioè quando avevo 9 anni e mia sorella decise che per lei era arrivato il momento di lasciare questo mondo. Un tragico incidente stradale che lasciò un vuoto e una sofferenza intollerabile nel mio cuore, un abisso profondo in cui perdetti me stesso assieme all'amore della mia famiglia. Era come se tutta la gioia del mondo fosse all'improvviso scomparsa. Ognuno di noi, mia madre, mio padre, i miei fratelli e sorelle, tutti ci rinchiudemmo in quella che prima ho definito una prigione senza sbarre, senza mura, senza odore, una prigione di ghiaccio per non sentire quel dolore insopportabile. E rendermi conto man mano che crescevo che quel giorno non perdetti solo mia sorella, ma ognuno dei miei famigliari e anche io per certi versi morii, assieme a lei. E come avrei potuto secondo voi sopravvivere a quel dolore, a quell'angoscia, se non avessi trovato il modo di anestetizzarlo e di rendermi praticamente morto. Alcuni per esempio di fronte a traumi del genere sviluppano atteggiamenti autodistruttivi, si auto-flagellano, si tagliano, si fanno del male apposta, perché sentono che tutto è perduto a causa loro, semplicemente perché nessuno li aveva abbracciati per un attimo e scaldato il loro cuore. Quella autoflagellazione è il tentativo dell’organismo di far uscire il dolore e gridare al cielo la propria disperazione, la propria fame d’amore.

DOVE NON PASSA LA RABBIA...
Capite come si forma la corazza caratteriale e perché? E succede cosi ogni giorno e in ogni parte del mondo. Pensate a quei poveri bambini che nascono sotto le bombe, quale diavolo di corazza sono costretti a costruire! Ed è sempre per lo stesso motivo: ridurre le proprie sensazioni per non sentire il dolore, l'ansia, l'angoscia, la paura, la colpa. Il problema è che a poco poco, quando la corazza diventa dura, cronica, rigida, ci impedirà di sentire persino l’Amore!

Dove non passa la rabbia,
non passa nemmeno l’amore
(Eugenia Ortolani)

diceva una costellatrice molto brava, con la quale anni fa feci costellazioni molto potenti, la mitica Eugenia Ortolani. Questo è il senso stesso della Corazza Caratteriale e fondamentalmente dell’anestesia emozionale che ne consegue: se non passa la rabbia, non potrà mai passare nient’altro, nemmeno l’amore.

LE CINQUE MASCHERE CARATTERIALI
Quando la Corazza Caratteriale inizia a formarsi da bambini, parallelamente alla progressiva e costante inibizione della capacità di sentire, assisteremo ad una riduzione drastica della nostra spontaneità con la quale prima affrontavamo il mondo. Avremo sempre meno interesse per il presente, tutto apparirà uguale, senza significato e via via diventeremo sempre meno empatici e amorevoli. La rabbia e la frustrazione saranno inibite per lasciare spazio alla fredda ira e alla spietatezza. Man mano che cresceremo mostreremo atteggiamenti finti, ipocriti, falsi e di facciata. Il nostro sorriso si spegnerà del tutto oppure sarà sostituito da una gioia finta, che non irradia, che non brilla. Inizia a formarsi la maschera.
Wilhelm Reich fu in grado di stabilire cinque modalità attraverso le quali noi reagiamo alle nostre ferite emozionali, i cosiddetti 5 tipi caratteriali:

1. IL CARATTERE SCHIZOIDE;
2. IL CARATTERE ORALE;
3. IL CARATTERE MASOCHISTA;
4. IL CARATTERE NARCISISTA/PSICOPATICO;
5. IL CARATTERE RIGIDO.

Forse qualcuno conosce le 5 FERITE, il bellissimo libro di Lise Bourbeau, credo si intitoli “Le 5 ferite e come guarirle”. Ve lo consiglio vivamente. Libro stupendo e che costituisce anche una buona base per approfondire quello che vi sto dicendo e che trova la sua origine nelle scoperte di Reich e successivamente di Lowen. Del resto ognuno di noi è in qualche modo diverso. La matita che mi hanno portato via a 3 anni magari era solo una matita del cazzo, per un altro era un regalo che costituiva l’universo intero. E’ un po’ come "L’orologio di Butch" nel film Pulp Fiction. Per alcuni solo un orologio brutto e vecchio, per Butch, invece, la cosa più preziosa dell'universo. Film straordinario! Ho sempre detto che c’è chi viene vessato e abusato da un padre violento e alcolizzato e diventa un criminale avanzo di galera, e chi invece ricevendo lo stesso trattamento diventa CR7, ossessionato dall'essere sempre al TOP!

COS’E’ LA POSTURA
La riduzione della nostra capacità di sentire non avrà effetti solo sulle nostre emozioni, sentimenti, pensieri, ma anche sul nostro corpo. Via via che il processo si instaura inizieranno a formarsi i primi atteggiamenti e blocchi muscolari cronici che formeranno la nostra postura…ma Cos'è la postura?! Si sente spesso parlare di postura e spesso tanti si dimenticano che noi camminiamo, stiamo in piedi e ci muoviamo come ci sentiamo!

La postura è una forma
di linguaggio simbolico
di quello che sentiamo,
quello che pensiamo
e riflette esteriormente
la nostra condizione interiore.

Uno degli esercizi che anni fa facevo fare nei miei laboratori di bioenergetica, era quello di osservare la camminata di ognuno: dicevo ai partecipanti di mettersi in cerchio e ad uno ad uno li invitavo a camminare all'interno del cerchio. L’idea era quella di provare a "sentire" e interpretare quell'andatura, le sensazioni che suscitava, i sentimenti e i pensieri che in qualche modo cercava di nascondere, quale sofferenza potesse esserci in quei passi pesanti oppure leggiadri che a stento toccavano il suolo. Il punto è che i tuoi passi sono i tuoi personali passi, parlano di te, come dicevo nell'articolo sull’Olismo.

GLI OCCHI DI UN BAMBINO
Se guardiamo negli occhi di una persona noi riusciamo a comprendere tante cose! Non siete d'accordo con me? Voi guardate negli occhi o vi ritraete dallo sguardo? Gli occhi sono portali verso altri universi. Avete mai guardato negli occhi una persona e ad un certo punto lo spazio circostante sparisce. Puff!. Tutto diventa diverso, la realtà si rimodella, come se si stesse viaggiando in altre dimensioni. In effetti è cosi. Guardarsi negli occhi, ma guardarsi veramente, ti fa capire che non siamo le persone che vediamo davanti allo specchio. Provare per credere. "Il guardarsi" è un altro bellissimo esercizio che nasce proprio dalla bioenergetica ed è pure un ottimo preliminare per il sesso per esempio. Il guardarsi negli occhi per un po’ di minuti, cercando di andare oltre la superficie, lasciandoci trasportare dentro l’anima dell’altro: anima che guarda anima che si lascia guardare. Gli occhi sono le porte dell’anima. "Ah me gli occhi!" Dice il Mago! Guardarsi è accogliersi ed è un altro modo di fare l’amore. Gli occhi parlano del nostro modo di vedere le cose, di vedere il mondo e quando da bambini inizia a formarsi la corazza potranno iniziare ad apparire velati, tristi, oppure spietati, sprezzanti o assenti. E questo rimane anche da adulti se non avremo fatto nulla per rendercene conto. Con gli occhi guardiamo il mondo ed entriamo in relazione con esso, ma se il mondo che ci accoglie ci fa troppa paura che cos'altro potremo fare se non vederlo meno possibile? Spesso non vedremo le cose e andremo a sbatterci contro. E cosi, ecco come un bambino puro, spontaneo e pieno di vita lentamente si trasforma in un bambino rigido e ansioso, vuoto, piatto, nevrotico, rassegnato, ed incapace di trarre il minimo piacere genuino dalla vita. Sempre scontento, frustrato, insoddisfatto, lamentoso, arrabbiato, ansioso, depresso, sentimenti che oggi sono fondamento della nostra società sprofondata nel caos di una guerra interiore ed esteriore, come possiamo vedere.

SEMPRE SULLA DIFENSIVA
Una cosa importante da dire, perché ve la devo dire a sto punto, è che molte caratteristiche della corazza caratteriale e il suo funzionamento bioenergetico furono scoperte da Reich grazie agli esperimenti che condusse in Norvegia. La cosa bella di Reich infatti era che non solo teorizzava o ipotizzava cose, ma al tempo stesso le dimostrava costruendo macchinari geniali ideati da lui stesso! Costruiva! Capite? Altro che solo psicoterapeuta! Ebbene, grazie a questi esperimenti fu in grado di osservare che se dopo aver indotto uno stimolo spiacevole al soggetto, a cui aveva risposto con una diminuzione della carica, ne veniva fatto provare uno piacevole, a cui in precedenza aveva risposto con un aumento della carica, l’oscillografo registrava un’ulteriore diminuzione della carica. Occorreva circa un'ora per ottenere la risposta legata al piacere e cioè un aumento della carica. Si instaurava quindi un periodo refrattario anche come conseguenza della somministrazione di stimoli sgradevoli di scarsa entità. Cosa vuol dire questo?? Semplice! Significa che il nostro organismo, la nostra macchina biologica, dal punto di vista bioenergetico ha una spiccata tendenza alla contrazione, a corazzarsi per difendersi. Inoltre, una volta instaurato uno stato di contrazione, questo tende a perdurare a lungo, anche dopo che lo stimolo che ha indotto la contrazione è cessato. Ecco perché è difficile, se non impossibile, per un bambino crescere senza "doversi corazzare", e quanto sia difficile soprattutto riprendere a funzionare in modo naturale, perché una delle caratteristiche della Corazza Caratteriale è che tende ad auto-mantenersi!

SENSAZIONE DI SCOPPIARE
Ricapitoliamo, vediamo se avete capito: La Corazza Caratteriale rappresenta la somma di tutte le forze repressive di difesa, la roccaforte dietro la quale ci nascondiamo e proteggiamo per organizzare al meglio possibile la nostra esistenza. Quando la corazza è dura e cronica, praticamente sempre, soprattutto in questa società, soprattutto oggi, l’organismo tollera soltanto la contrazione, mentre sperimenta con disagio, paura, terrore le situazioni di espansione e movimento perché si ha come la sensazione di scoppiare e perdere il controllo. A tal proposito mi ricordo il racconto della mia compagna di classe alla Scuola di Naturopatia, il mitico Istituto di Medicina Globale di Padova, che dopo aver fatto un massaggio bioenergetico, che sostanzialmente serve per liberare le energie compresse nei muscoli, si senti per la prima volta più libera, soprattutto nel collo. Aveva infatti sempre sofferto di cervicalgia e quindi non aveva grande possibilità di movimento. Dopo il massaggio sentiva come se il collo potesse andare ovunque. Era, come dire, libero! La sua reazione a questa nuova condizione, non fu di euforia, giubilo e contentezza, ma al contrario questo le generò disorientamento, paura, insicurezza, al punto tale che dovette mettersi una sciarpa per sentire di nuovo quello che sentiva prima, cioè il blocco della cervicalgia! Dovette bloccarlo perché la sensazione di movimento ed espansione le generava ansia! Capite perchè non è possibile sperimentare l'orgasmo se prima non troviamo il coraggio di affrontare i "mostri che abbiamo dentro" come cantava Gaber, accoglierli e trasformarli in amore?

UNA QUIETA DISPERAZIONE
L’effetto finale del processo di corazzamento porta ad una scissione tra Amore e Sesso, tra Orgasmo e Coito, motivo per il quale distinguiamo la parola Sesso, facendo riferimento all'atto dalla parola Amore facendo riferimento ai sentimenti, alle relazioni, all'affetto, quando in realtà dovrebbero coincidere. Il risultato di questo porta alla rigidità, alla mancanza di un vero contatto ed una sensazione di vuoto interiore, ad una...

Una Vita di Quieta Disperazione
(H.D.Thoreau)

COSA DOVREMO FARE?
Cari amici, siamo giunti quasi alla fine di questo articolo dell'HUMANA GENESIS BLOG. Spero vi sia stato utile e avervi fatto un po’ incazzare. Magari direte…e adesso? Ora che abbiamo capito che grazie ad una corazza del cazzo che siamo stati tutti costretti a costruire per autodifesa non sentiamo più nulla, nemmeno l’amore, che cosa dovremo fare? Non è cosi facile rispondere in realtà. La prima cosa da fare è soprattutto leggere i miei prossimi articoli e seguirmi sui miei canali social: Instagram in cui sono presente come Devan e Youtube iscrivendovi al mio canale "Cristiano Devan Avesani", spazi in cui potete trovare ulteriori contenuti di approfondimento delle tematiche che tratteremo in questo blog. Vi ricordo che oltre al blog potete ascoltare questi articoli direttamente dalla mia voce su "Humana Genesis Podcast", uno spazio sacro presente su tutte le piattaforme podcast più importanti come Spotify, Amazon e Google.

COSA DOVREMO FARE?
Cari amici, siamo giunti quasi alla fine di questa puntata dell'HUMANA GENESIS PODCAST. Spero vi sia stato utile e avervi fatto un po’ incazzaree adesso? Ora che abbiamo capito che grazie ad una corazza del cazzo che siamo stati tutti costretti a costruire per autodifesa non sentiamo più nulla, nemmeno l’amore, che cosa dovremo fare? Non è cosi facile rispondere in realtà.
La prima cosa da fare è soprattutto ascoltare le prossime puntate. Spolliciate, commentate, attivate tutte le campanelle! Mi raccomando. Inoltre vi ricordo che potete leggere questa puntata sul mio BLOG, l'HUMANA GENESIS BLOG! che potete trovare sul mio sito all'indirizzo www.cristianodevan avesani.it. Vi invito a seguirmi sui miei canali social: Instagram in cui sono presente come Devan e Youtube iscrivendovi al mio canale "Cristiano Devan Avesani", spazi in cui potete trovare ulteriori contenuti di approfondimento delle tematiche che tratteremo nel podcast e nel blog.

CONCLUSIONE
Bioenergetica significa sostanzialmente lavorare sul carattere di merda che abbiamo. Lavorare sul nostro Ego, lavorare su di noi, sulle nostre debolezze, sugli spigoli del nostro carattere, sulle rigidità psichiche e corporee. Significa lavorare sui nostri volumi troppo alti e su quelli troppo bassi, sui deliri di onnipotenza e sui complesso di inferiorità. E’ sempre una questione d volumi se ci pensate: la testardaggine, carattere di merda, è il volume alto della determinazione di voler raggiungere un obiettivo. Essere testardi è Ego Inferiore, bambino ferito. La determinazione e la forza di volontà è Ego Superiore, adulto guarito che sogna e agisce per realizzarsi! La cosa migliore per lavorare sul nostro carattere è aumentare l’empatia, la compassione, sentire l’altro, mettersi nei suoi panni. Tendiamo a sentire solo noi stessi e spesso ci raccontiamo un sacco di balle, oltretutto. Viviamo sempre in proiezione, guardando sempre fuori, all'esterno, dando la colpa sempre alle circostanze! Quindi iniziate a dire la verità, ad essere quantomeno sinceri. Soprattutto con voi stessi. Trovate qualcuno a cui raccontare le vostre debolezze. Ditegli che siete spaventati, insicuri, depressi, arrabbiati, delusi, amareggiati. Parlate delle vostre sconfitte, dei vostri fallimenti, dei rimpianti, dei rammarichi e dei vostri sensi di colpa. Questo è iniziare a lavorare sulla corazza, sul proprio carattere. Questo significa evolvere! Fate un passo nel tempio della vostra anima, e guardatevi con gli occhi del cuore. Osservate le vostre imperfezioni con occhi benevoli, accoglietele, perdonatele e lasciate andare i legami di dolore che avete con voi stessi e gli altri. Ricordate che per quanto possiate aver fatto del male a voi stessi e agli altri, dietro le peggiori azioni si nasconde sempre un abisso d’amore. SEMPRE! Fatevi amico il vostro corpo perché spesso è la nostra vera bussola che ci aiuta a capire se stiamo procedendo lungo la strada della paura, della sofferenza e dei programmi di dolore oppure stiamo andando verso l'amore, la gioia e il benessere. Questo è ciò che io chiamo percorso spirituale.

ESERCIZIO
Per fare un passo lungo questo percorso vi invito a fare questo esercizio. Solo per oggi. Esci dalla tua zona comfort. Dai telecomandi, dai divani e dai pigiamoni di pile o di flanella. Fai qualcosa che ti spaventa e se la paura ti pervade sfidala a diventare più grande! DAI FAMMI VEDERE! NON STAI FACENDO ABBASTANZA PER FERMARMI! Quando di solito stai in silenzio parla, quando di solito parli, o si aspettano che parli, stai zitto. Porta qualcosa di nuovo nella tua vita. Confonditi le idee. A volte serve essere un po’ più stronzi per uscire dalle catene a cui siamo ancorati. Vai da quella persona e dille quello che cosa davvero pensi di lei! Confonditi! Sii creativo. Sali sul tavolo e di a tutta la casa che sei il nuovo RE! Sei tu il capitano! Te gusta? Dai, mettiti in moto e se ti va, scrivimi su Spotify o sul Blog o dove cazzo vuoi, cosa hai fatto e come ti sei sentito!  

Con tutto l'amore, la gioia e
l'entusiasmo del tuo
amico DEVAN


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