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LA VISIONE OLISTICA DELLA VITA

Naturopata - Life Coach - Autore
CRISTIANO DEVAN AVESANI
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LA VISIONE OLISTICA DELLA VITA

DEVAN
Pubblicato da DEVAN in OLISMO · 17 Dicembre 2023
Tags: FisicaQuantisticaEnergiaEvoluzioneCrescitaPersonaleLeggediAttrazioneRisonanzaTantraSessualità
Sai cosa significa davvero la parola OLISMO e cosa si intende quando si sente dire il termine OLISTICO? Ne parliamo in questo nuovo e primo articolo del HUMANA GENESIS BLOG

DEI IN DIVENIRE
Massaggiatore, terapeuta, operatore olistico. Studio, rituale, trattamento olistico, filosofia olistica. Si sente parlare di Olismo sempre più spesso negli ultimi anni, soprattutto in relazione alle aree del benessere, al wellness & beauty, nelle Spa, accostato alla medicina cosiddetta alternativa, complementare, alla naturopatia, all’omeopatia. Tutto verissimo! Ma cosa significa veramente parlare di Olismo. Cosa significa dire Olistico. In realtà la parola Olismo fa riferimento ad un modo di vedere e intendere la vita più vasto, profondo e complesso di quanto si pensi abitualmente e forse, più di quanto si è disposti ad accettare. Si tratta di un vero e proprio nuovo modo di pensare il mondo, più consapevole e oggi assolutamente necessario per comprendere che siamo fatti di aria e di luce...Dei in divenire.

TUTTO E’ UNO
Iniziamo ad approfondire il concetto di olismo partendo da un principio. Si dice che:

“Il battito d’ali di una farfalla può scatenare
un uragano dall'altra parte del mondo”.

Si chiama “Effetto Farfalla”. Vi consiglio a tal proposito la visione del film “The Butterfly Effect” del 2004 che spiega bene ciò che in realtà è un principio fisico e matematico, per il quale una piccola variazione del sistema produce grandi variazioni del comportamento nel lungo periodo. Comprendere questo principio significa aver già fatto un grande passo per maturare una visione olistica della vita, ma se ciò non bastasse potremo far riferimento alle parole di un uomo che 2000 anni fa ha accolto il Cristo per 3 anni della sua vita mortale. Sto parlando di Gesù ovviamente che attraverso la testimonianza di Giovanni ebbe a pronunciarsi con le parole potenti di uno che oggi sarebbe considerato alla pari di un fisico quantistico:

”Io sono nel Padre e il Padre è in Me”.

che oggi suonerebbero come

“Io sono nel Tutto e il Tutto è in me”.

e che rappresentano l’essenza stessa della visione olistica. "Il tutto è più della somma delle singole parti direbbe uno psicologo della Gestalt. La parola Olismo infatti deriva dal greco Olos, che significa totalità, tutto, intero e avere una visione olistica significa quindi avere una visione d'insieme, un'ampia visione del tutto e avere la capacità di osservare le cose nella loro interezza.

UN CAFFE' OLISTICO
Proviamo a fare un esempio pratico. Mettiamo che domani mi sveglio senza alcuna idea di cosa significhi Olismo. Mi alzo dal letto accompagnato dagli scricchiolii del mio apparato osteoarticolare. Rotolo al bar per far colazione. Saluto. Ordino il caffè. Sorseggio il mio caffè. Pago. Saluto di nuovo. Vado a lavorare. Semplice, banale, ordinario, noioso, pedissequo, quasi patetico.
Mettiamo che, al contrario, sapessi cosa significa avere una chiara visione olistica dell'esistenza. Di più! Mettiamo che fossi il massimo esperto mondiale di Olismo! Che succederebbe di diverso? Nulla! In realtà non cambierebbe assolutamente niente rispetto alle azioni nella loro forma esteriore, ma avrei coscienza e consapevolezza che ciò che ho fatto non è solo una pura e semplice sequela di azioni che mi hanno condotto al bar a iniettarmi un po’ di caffeina per riuscire ad arrivare al lavoro. In realtà ho fatto accadere ed è accaduto infinitamente molto di più.

E cosa è accaduto?

Innanzitutto ti sei svegliato! E ti pare poco? Credi sia scontato? E poi, come ti sei svegliato? Ti sei svegliato tipo: "Buongiorno mondo! Eccomi di nuovo!" con l’entusiasmo di un bambino che attende il suo regalo di Natale. Oppure: "Uff, un altro giorno anche oggi, che due palle", con l’umore di chi sta per essere crocifisso in sala mensa in perfetto stile Fantozziano.

I PRIMI PENSIERI DEL MATTINO
Quando osserviamo il mondo attraverso una coscienza olistica non si può fare a meno di rendersi conto che i primi pensieri del mattino determineranno gran parte delle scelte che dovremo prendere durante il giorno e lo stato d'animo con cui affronteremo il mondo. Chiaramente dobbiamo tenere in considerazione, noi grandi esperti di olismo, che gli stessi pensieri che avrò al risveglio saranno determinati da tantissimi fattori: dalle preoccupazioni economiche, lavorative, dai sogni erotici fatti durante la notte piuttosto che dalle mie abitudini mentali, da come ho vissuto nell'ultimo periodo, dallo stress, dall'ansia, dalla gastrite, dalle emorroidi, dalla Juve che ha pareggiato col Lecce e chissà, anche dai 3lt di birra doppio malto che mi sono scolato ieri sera, senza scordare l’influenza determinante sulla mia psiche dell’apparato pensante che ancora sta dormendo al mio fianco nello stesso letto!

L'ESTERIORE RIFLETTE L'INTERIORE
Attraverso una coscienza olistica, dopo essere sceso dal letto assieme ai primi pensieri, sarei cosciente che proseguire verso i sacri rituali del mattino in modo stanco, pesante e annoiato oppure al contrario deciso, determinato ed entusiasta non sarà la stessa cosa. Ma è ovvio! Orsù un po' di animo dai! Quel modo di lavarmi le mani, l’attenzione, la cura, la sfida con la bilancia e lo specchio, il vestirmi, l’allacciarmi le scarpe, parla di noi del nostro modo di intendere le cose, di vedere l’esistenza, di trattarla, di accarezzarla oppure di aggredirla o stuprarla, poiché attraverso una coscienza olistica tutto ciò che è esteriore riflette l’interiore. Tutto ha un suo significato profondo e ci parla di noi, del nostro profondo.

CI VUOLE CORAGGIO AD ESSERE DI BUON UMORE
Mentre compiamo le prime azioni del mattino iniziano a formarsi i primi focus sui quali fondare l’intera giornata oppure affondare in essa. Durante questi primi istanti di vita la mia giornata inizia già a prendere una sua direzione. "Ci vuole coraggio ad essere di buon umore" diceva Voltaire. E il coraggio risiede nella volontà di volerlo! Il coraggio e la volontà di volere il buon umore, il bello, l'entusiasmo, la gioia. Ogni giorno, al mattino, siamo chiamati alla prima scelta, rischiare di essere di buon umore, ascoltando il consiglio di Voltaire, oppure fare come quando eravamo bambini, che tenevamo il muso sperando che prima o poi la mamma ci desse quell'abbraccio o il papà ci portasse allo stadio! Il problema nasce dal fatto che spesso ti rendi conto che ora che sei adulto, non è cambiato nulla. E' rimasto quel muso e quell'essere in perenne attesa che gli altri, il mondo, la Madonna, Dio, i Santi che ti diano quello che ti spetta! E gli anni passano, scorrono inesorabili e quel muso carico di aspettative deluse e tradite restano! Il tempo non guarisce tutto ed occorre ad un certo punto rendersi conto che il coraggio risiede proprio nell'alzarsi dal letto per andare a prenderti quello che ti spetta. Ricordati bene una cosa:

la via più efficace per ottenere qualcosa è
donarla senza aspettarsi nulla in cambio!


EFFETTO FARFALLA
E cosi dopo esserci alzati dal letto e svolto il nostro sacro rituale mattutino, usciamo per affrontare il mondo o affondare in esso. Torniamo in quel bar scandendo il ritmo dei nostri passi, i nostri personali passi, procedendo con la nostra personale andatura, la camminata che ci identifica, nella quale abbiamo imprigionato i nostri vissuti. Nell'avvicinarci al bar possiamo scegliere: aprire la porta ed entrare come se quel bar non aspettasse altro che la venuta della nostra luce oppure al contrario possiamo aggrapparci alla maniglia cosi come ci aggrappiamo alla vita, in cerca di un sorriso da elemosinare, una pacca sulla spalla per proseguire e non rotolare giù per l’esistenza. In qualsiasi caso, quella scelta, sarà causa di moltissime altre reazioni a catena. L’effetto farfalla di cui parlavamo prima.

NON E' MAI SOLO UN CAFFE'
Non è mai solo un caffè, non lo è mai stato. La gentilezza con la quale chiedi e non ordini determinerà molto persino della giornata della barista e dei clienti presenti. Qualsiasi cosa tu deciderai di fare avrà influenza su tutto l'ambiente, esseri umani compresi. L'ambiente si colorerà di te. Il tempo che dedicherai a degustare il caffè non sarà lo stesso con il quale ti stai permettendo di degustare la tua vita? Non entri in un bar a bere un caffè e basta, entri a donare qualcosa di te, entri per donare te stesso e in quel caffè ci sarà il tuo vissuto e in quel caffè sarai il primo sorriso della giornata di qualcuno che ne ha bisogno oppure sarai la causa di un cattivo ricordo, oppure chissà, nei casi più gravi, brucerai persino qualche lampadina.

EFFETTI MAGICI
E prova a pensare a quanti effetti magici potresti causare solo per aver preso la decisione di essere colui che dona piuttosto che essere colui che prende. Essere colui che contribuisce a rendere quel bar il  simbolo di un mondo da rispettare, amare e illuminare. Essere colui che rende quel bar il simbolo stesso della vita da onorare e celebrare, quel prossimo tuo di cui qualcuno parlava anni fa, renderlo un posto migliore, piuttosto che un luogo dove riversare la propria immondizia. Le opportunità per diventare persone migliori ci sono ogni giorno, sotto i nostri occhi: in un bar, in coda alle poste, al telefono con un call center, nel traffico cittadino, dietro ad un trattore, alle prese con dei vicini insopportabili. Ogni giorno abbiamo la possibilità di migliorare noi stessi e nello stesso tempo tutto l'universo, con le scelte che compiamo e le azioni che mettiamo in atto poiché ogni cosa è collegata: "Io sono nel Tutto e il Tutto è in me"

QUANTO IL TUO RESPIRO
Riuscite a capire la responsabilità che si ha quando si inizia ad osservare le cose in modo cosi "allargato"? Ogni azione che compiamo, ogni pensiero, ogni scelta, ogni emozione che produciamo determina interi universi! In altre parole...SONO CAZZI! Non è affatto facile, osservare, sentire e pensare il mondo in questo modo perché un giorno potresti comprendere che un bambino che muore di fame in Africa o sotto le bombe in Siria, non è poi cosi distante da te, anzi ti riguarda da vicino, più di quanto sei disposto a credere. Ti riguarda quanto il tuo respiro. E quali pensieri singoli e collettivi hanno contribuito a questa tragedia. E quali gesti, quali battiti d'ali, invece, possono essere salvifici per tutti gli altri bambini che rischiano lo stesso destino?.

PAURA DI TOCCARE UNA PERSONA
Il mio professore di Naturopatia, alla prima lezione di massaggio ci disse: “Quando ricorderete avrete paura di toccare una persona". Il termine "ricorderete" è da intendere in senso esoterico rispetto alla saggezza interiore accumulata nelle vite precedenti e che va lentamente disinsabbiata. A distanza di anni e dopo aver fatto tanti massaggi, non posso far altro che confermare quel monito! Toccare una persona significa toccare un universo e non andrebbe mai fatto con leggerezza, ma con tutto il rispetto, la compassione e l'amore del mondo per non rischiare di fare danni, come siamo abituati a fare. Qualcuno disse che non dovremo mai parlare di una persona se non in modo benevolo. E' proprio cosi. Le parole che usiamo possono bene-dire e dare forza, speranza e luce alla persona come, al contrario, possono male-dire e creare distruzione, sofferenza, angoscia. Dovremo far attenzione anche e soprattutto ai nostri pensieri che potenzialmente sono in grado di avere un effetto infinitamente più potente delle nostre parole, soprattutto i pensieri inconsci. A tal proposito vi consiglio la visione del film "Sfera" che non ha un gran valore cinematografico in sè ma è illuminante per comprendere il potere che abbiamo di creare il nostro destino di salute e malattia. Un film da guardare perché offre ottimi spunti di riflessione, oltre a vantare un cast certamente d'eccellenza con attoroni come Dustin Hoffmann, Samuel Lee Jackson, Sharon Stone e il fratello di Wolverine!

TEMPO DI LETTURA: 15min

UN URAGANO DALL'ALTRA PARTE DEL MONDO
Senza avere una particolare coscienza olistica, un bravo massaggiatore potrà manipolare benissimo una spalla, rieducare un muscolo, portare sollievo ad una pancia gonfia, calmare una psiche agitata. Potrebbe persino essere il più grande esperto mondiale di piedi massaggiati, il più grande talento mai nato di sblocco della schiena, ma senza una visione olistica della vita non si accorgerebbe che non sta massaggiando solo una pancia tesa, ma attraverso quella semplice manipolazione o imposizione delle mani, potrebbe scatenare una risposta emotiva legata ad un trauma, un abuso o una violenza subita. E così quel semplice massaggio diventa “l’uragano dall'altra parte mondo”. Questo è il motivo per cui il mio professore di Naturopatia ci disse che avremo avuto paura di toccare una persona, per questa consapevolezza, per questa visione dell'intero, per questa visione olistica. Ed ecco perché bisogna avere il massimo rispetto e la massima empatia. Quella pancia è il mondo interiore della persona, in cui vi sono imprigionati i suoi vissuti, i traumi, le ferite emotive, i pensieri nascosti, le credenze negative, le relazioni famigliari, i legami con i pianeti, le vite precedenti, tutto il suo universo passato, presente e futuro! Sei ancora sicuro di massaggiare solo una pancia tesa?


LA TANA DEL BIANCONIGLIO
Ho visto di recente "Alice nel paese della meraviglie". Un cartone magico, profondo, geniale e dopo tutto quello di cui ti ho parlato finora mi chiedo e ti chiedo: "Ma quanto sarà profonda e vasta la tana del bianconiglio!?" E per tana del bianconiglio intendo la realtà stessa, osservata attraverso una coscienza olistica! Quanto può essere vasta? Per dare una risposta a questo, ci viene in soccorso la famosissima iscrizione greca sul tempio di Apollo a Delfi

"NOSCE TE IPSUM".
"CONOSCI TE STESSO"

Perché te stesso è la misura! In quel "te stesso" non c’è il confine della pelle, il limite del corpo, ma c’è un essere infinito, sconfinato, senza limiti. Al di là dell’illusione della materia, noi siamo essere infiniti. La fisica quantistica lo ha dimostrato con la teoria del non-osservatore per la quale osservato e osservatore sono la medesima entità. “Io sono nel padre e il padre è in me” torno a ripetere...all'infinito. Lo stesso concetto Cristico veniva espresso dal grande scrittore Carlos Castaneda con le parole

“Io è l’infinità totalità dell’altro me”.

Il poeta americano William Blake, nel suo "Il Matrimonio del cielo e dell'inferno" scrive:

"Se si pulissero le porte della percezione, ogni cosa apparirebbe all'uomo come essa veramente è, infinita. Invece l'uomo si è da se stesso rinchiuso, fino a non vedere più le cose, se non attraverso le strette feritoie della sua caverna".

E in questa caverna c'è il richiamo del Mito della Caverna di Platone, il filosofo ateniese. C'è la realtà olografica del film The Island, con i bellissimi Ewan McGregor e Scarlett Johansson, in cui gli uomini vengono suggestionati a credere ad una esistenza farlocca. C'è la Matrix dell'immenso omonimo film/documentario sulla realtà dei Fratelli Wachowski. Tutti questi racconti ci fanno capire che viviamo fondamentalmente in un abisso di ignoranza, completamente addormentati e rincoglioniti e non ci rendiamo conto che siamo imprigionati ad una mente che cede all'illusione dei sensi, considerati l'unica nostra e misera realtà e che ci costringe a vivere una esistenza che il poeta Thereau definiva come: "una vita di quieta disperazione".


UN MEDICO OLISTICO
La visione olistica dell'esistenza permette ad un medico di osservare una malattia epatica non solo attraverso l'analisi specifica delle caratteristiche anatomiche, fisiologiche e biochimiche del fegato in sé, ma nel complesso delle caratteristiche delle persona, nell'insieme dei suoi fattori fisici, energetici, emozionali, mentali e spirituali. Dopotutto il fegato non è un organo a se stante, ma vive, pulsa e respira integrato in un sistema biologico complesso. Non bastano transaminasi, risonanze, ecografie e terapie farmacologiche per curare una malattia epatica quando la persona con quel fegato è profondamente infelice, insoddisfatta, depressa, incapace di trarre il minimo piacere dalla vita e porsi degli obiettivi a lungo termine.
Nell'antichità era molto più viva di adesso la tendenza ad osservare la persona nella sua interezza, attraverso una visione olistica. In fondo le medicine dell'antichità erano a tutti gli effetti scienze olistiche. La Medicina Ayurvedica ne è un fulgido esempio, la meravigliosa Medicina Tradizionale Cinese ne è un altro, ma non solo. Ma basti pensare anche ai medici di base di una volta, quelli che venivano in casa e ti chiedevano come stai, ti guardavano negli occhi, il colore dell'incarnato, ti toccavano per sentire la temperatura e ti facevano domande per comprendere anche il tuo stato d'animo e quando sono sorti i sintomi. E questo modus operandi deriva dalla straordinaria stagione dell'alchimia medievale in cui la persona era considerata una sistema biologico complesso e non solo una somma di apparati, organi e tessuti. La cosa interessante da osservare è che nessun agopuntore cinese delle origini sarebbe stato disposto a mettere un ago sul meridiano del fegato se in quel momento Marte, pianeta corrispondente al fegato, si fosse trovato quadrato oppure opposto al tema natale di nascita. Prima della seduta infatti i vecchi agopuntori controllavano il tema natale e transiti dei pianeti, nella consapevolezza che l’uomo si trovi nel mezzo tra cielo e terra, collegato e influenzato dal moto stesso dei pianeti. Questo significa avere una visione olistica! Ora è diventato tutto piuttosto freddo e meccanico a dispetto di ciò che sarebbe fondamentale recuperare: il nostro lato straordinariamente umano, quello che fa dell'empatia, della compassione, della carità e della capacità di prendersi cura del prossimo, dogmi esistenziali, la vera bellezza delle nostre radici cristiane.

IL PUGNO DEL POLLICE
Le filosofie orientali hanno tutte una visione olistica dell’esistenza così come tutte le arti marziali orientali sono arti olistiche. Se il pugno di un pugile occidentale è fatto prevalentemente di forza fisica, muscolare, istinto omicida, determinazione, fame, il pugno di un karateka, perdonatemi la semplificazione, è fatto soprattutto di energia. Un monaco shaolin, per fare un esempio, è completamente consapevole che la potenza dei suoi gesti non derivano dalla forza bruta, dall'aggressività o dall'istinto, ma dalla concentrazione sul momento presente. Ed è solo nella capacità di stare focalizzati al presente che ci si può connettere profondamente con una sostanza energetica più sottile e potente dei muscoli. Una sostanza fatta di rispetto, presenza, padronanza, responsabilità, integrità, meditazione, preghiera. Per chi ha visto Star Wars, i Guerrieri Jedi la chiamano la "Forza. "Che la forza sia con te giovane Skywalker", dice il maestro Joda al giovane guerriero. In questo senso possiamo dire che quando il guerriero è centrato e focalizzato nel presente, non è lui a sferrare il colpo, ma il suo essere diventa lo strumento del colpo stesso. E' il colpo stesso che si sferra attraverso di lui. Ma poi basta guardare il cartone Ken il Guerriero per capire queste cose! Diamine! Un altro grande esempio del corpo interamente al servizio dell'energia è il Pugno del pollice di Bruce Lee in cui il mitico artista marziale riesce a scaraventare distante il suo avversario solo grazie al suo pollice, tale è la concentrazione energetica che riesce a riversare nel gesto. E come dimenticare il mitico Fonzie di Happy Days con i suoi tocchi magici e il mitico Heyyyyiii. Scherzo ovviamente! Ma non su Ken il Guerriero, un cartone ricco di insegnamenti e di valori umani e stimolante perchè tutte le dinamiche dei combattimenti si fondano sui principi di quella che considero una delle filosofie e medicine più complete della storia: la Medicina Tradizionale Cinese! Nel Qi Gong, disciplina che ho praticato per 5 anni e nel Tai Qi il corpo è totalmente al servizio dell’energia, niente può o deve muoversi se prima non si è in connessione con la sostanza energetica che anima tutte le cose, a meno che non vuoi sentire gli improperi in cinese del maestro Luke Chan! In occidente questi principi li troviamo nella Filosofia del Vitalismo di Bergson, nel Panteismo di Spinoza. Tutto il misticismo e l’alchimia occidentale, come dicevo prima, sono assolutamente olistiche. Poi arrivò Cartesio e il suo Cogito Ergo Sum spazzò via l’anima dal mondo. Il meccanicismo e il pensiero analitico/razionale fu invece l'inizio della fine.

SESSUALITÀ' SPIRITUALE
La sessualità secondo la visione olistica non è vista in modo esclusivamente genitale, muscolare, passionale, solo come scarica biologica dell’eccitazione sessuale. Diciamo spesso fare l'amore, ma cosa intendiamo esattamente per fare l'amore? La realtà è che nella maggior parte delle volte, il nostro fare l'amore non è nulla più che scopare, fottere e venire, che poi a volerla dire tutta, chissenefrega del partner, tanto quando sono venuto io, tutto l'universo è in pace. Non è cosi? La sto mettendo giù troppo dura? forse... Per non parlare dell'illusione dell'orgasmo e qui le  donne sincere ed oneste con se stesse non possono fare altro che essere d'accordo con me sul fatto che la maggior parte delle volte orgasmo non è. Sia chiaro: non voglio giudicare niente e nessuno. Evviva le sveltine in treno e in aereo, lo scambio di mani al cinema, il trio, il quartetto, le fantasie, le perversioni, purché non danneggino cose e persone ovviamente. Sto solo dicendo che non c'è solo questo e la sessualità non si vive solamente nel regno dei sensi attraverso la fisicità, la chimica, la passionalità, ma si può vivere anche in altre dimensioni e provare piaceri inimmaginabili, anche senza toccarsi minimamente.
La sessualità secondo una coscienza olistica è un'unione sacra. Nel tantra, che semplificando in modo impreciso e superficiale potremo definire come la pratica sacra e spirituale della sessualità derivante dalle religioni indiane, l’unione sessuale è una vera e propria unione cosmica che serve a generare la felicità. Durante la pratica dell'atto sessuale, il principio maschile e il principio femminile, Siva e Sakti, lo yin e lo yang, i due principi dell'universo, si fondono assieme per creare una felicità divina e l' orgasmo non è un qualcosa da raggiungere, ansimando per 10 minuti, quando va bene, ma è più uno "stare", un "lasciar accadere" dall'interno di uno spazio sacro di condivisione. E cosa dovrebbe accadere in questo spazio? Il completo abbandono delle proprie paure, la caduta delle proprie maschere fino al dissolvimento del proprio ego e della propria personalità. Non ci può essere fusione se c'è ego, non ci può essere amore se c'è legame. L'amore non è nel legame. Questo è il tantra! Per essere una cosa sola, entrambi i partner devono cessare di essere qualcuno: ne IO, ne TE, ma NOI. Detta cosi sembra cosi semplice. Vi assicuro che ognuno cercherà di resistere al dissolvimento del proprio Ego, è il richiamo biologico della sopravvivenza, ma lo vedremo meglio quando nei prossimi articoli parleremo di bioenergetica, della maschera della personalità e della sessualità in modo ancora più specifico e profondo. La sessualità nella pratica del tantra è un vero e proprio percorso olistico di ritorno all'Uno, che poi, curiosamente ma non troppo, è lo stesso scopo di tutte le religioni, fin dall'antichità.

LA VITA NON DICE NULLA
Avere una visione olistica dell'esistenza significa comprendere che la vita ci parla per simboli e segni. Molte delle situazioni che viviamo, gli avvenimenti, le persone, gli ostacoli, le sfide, le rotture di balle, non le viviamo "a caso". Sembrano, anzi, sono fatte apposta per noi, poichè, come diceva qualcuno più saggio di me: "lungo il fiume cosmico della vita non c'è imprevisto, non c'è ritardo, tutto accade quando deve accadere". Quando parleremo delle leggi che governano questo mondo come la legge di attrazione, la legge del magnetismo e del karma, la legge dello specchio,  capiremo meglio che tutto ciò che accade è assolutamente perfetto e non sarebbe potuto accadere se non così. Quando ci apriremo ad una coscienza olistica vedremo negli accadimenti della vita quotidiana dei simboli, dei significati che ci riporteranno in qualche modo lungo il tracciato della nostra anima. E purtroppo più non vogliamo vedere, più non vogliamo renderci conto, più questi eventi saranno tosti. Come diceva il grande scrittore/pilota Richard Bach: “La vita non dice nulla ma ti mostra tutto” Ti mostra tutto, perché il fuori, ciò che crediamo sia il fuori, per la legge dello specchio, in realtà è una proiezione del dentro, è il nostro inconscio manifesto. Tu sei ciò che accade. Ma abbiate pazienza. Approfondiremo tutti questi concetti nei prossimi articoli.

IL CUORE HA COSCIENZA OLISTICA
Il cuore non vive nel passato o nel futuro, ma vive un eterno presente senza limiti. Lo sapevi? Ciò che per la mente sembra successo 100 anni fa, il cuore lo vive adesso. Altrimenti perché ti viene da piangere o da sorridere quando ti tornano in mente certi eventi, persone, situazioni. Nel mio libro "Le farfalle nello stomaco", scrivo:

“C’è un confine sottile tra l’ovvio e il miracolo:
dipende da quanto sono lontani gli occhi dal cuore”

Tutto è un miracolo se visto con gli occhi del cuore e se vuoi iniziare ad avere una coscienza olistica devi arrivare a "pensare nel cuore", uno degli obiettivi più difficili e che un tempo, nell'esoterismo del cristianesimo veniva inteso come "essere perfetti in Cristo".

SIAMO FIGHI E POTENTI...SE VOGLIAMO
Abbiamo la capacità di generare universi di bellezza. Attraverso la nostra creatività, la gioia, l'entusiasmo possiamo creare capolavori attorno a noi, partendo dai tesori della nostra anima, partendo dai nostri piccoli gesti quotidiani, da quelle azioni che scateneranno l’effetto farfalla: una carezza, un bacio, un sorriso…tutto ciò che puoi donare. Diceva qualcuno: Se non possiedi nulla, dona te stesso. Un abbraccio, una parola gentile, la carta che raccogli per terra, possono essere piccoli miracoli quotidiani che scatenano l’effetto a farfalla e creano un mondo migliore, con vibrazioni migliori. Avere una visione olistica dell’esistenza significa che possiamo darci la possibilità di un cambiamento per una nuova visione delle cose che sposta la nostra attenzione non più proiettati al di fuori, nell’altrove e comportarci come esseri reattivi e vittime passive di ciò che accade, ma prendere consapevolezza di ciò che ci accade dentro per diventare esseri creativi e ricordarci che siamo gli Unici Creatori della nostra esistenza. Ricordiamoci sempre che

"Siamo fatti a immagine e somiglianza,
della stessa sostanza del Padre!

Non facciamo schifo dai! Siamo fighi e potenti...se vogliamo.

SII IL CAMBIAMENTO...
"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" diceva Gandhi, con un esortazione olistica tra le più potenti in assoluto e che ti incita a diventare ciò che hai sempre sognato di essere e che, tra l'altro, non è poi così distante da ciò che sei in realtà.
Sei qui per risvegliare i tuoi talenti interiori, espandere le tue potenzialità e condividerle. Dico sempre che:

"quando fai ciò che ami, non rompi i coglioni".

Quando invece vai "fuori binario" sei un vero e proprio disastro. Casini, traumi, ferite, sofferenza. Un apocalisse!

E' TUTTO NELLE TUE MANI
Non c'è altra via se non questa per migliorare la realtà di questo mondo: vivere di ciò che ami perché ciò che ami fare ti guarisce, ti protegge e ti rende invincibile, pieno di un energia capace di inondare di magia questo mondo, la tua magia, i tuoi colori. Tocca a te e paradossalmente non hai altra scelta se non questa: "O diventi capitano della tua anima e diventi un mago per questo mondo, altrimenti resterai vittima degli eventi e nulla potrai fare per sperare nel più piccolo cambiamento, perché questo può avvenire solo dall'interno. Dipende, come sempre, tutto da te. E' tutto nelle tue mani.

RICAPITOLIAMO
I principi per avere una visione olistica sono 7:

  1. TUTTO E' UNO: Io sono nel padre e il padre è in me
  2. EFFETTO FARFALLA: Il minimo battito d’ali può scatenare un uragano dall'altra parte del mondo
  3. EFFETTO QUANTISTICO: L’osservato e l’osservatore sono la medesima entità.
  4. EFFETTO SPECCHIO: Tu sei ciò che accade. L’esteriore riflette l’interiore. La realtà esterna è inconscio manifesto.
  5. LA LEGGE DI ATTRAZIONE: Tutto ciò che si trova nella tua vita l’hai attratto tu, ne sei responsabile e puoi scegliere cosa farne.
  6. LA SINCRONICITÀ: C’è sempre una ragione perfetta per cui certe cose accadono. La vita ti mostra tutto attraverso simboli e segni. Nulla succede a caso, siamo tutti collegati.
  7. SIAMO ESSERI DIVINI: ...fatti a immagine, somiglianza e della stessa sostanza del padre.

ESERCIZIO OLISTICO
Siamo giunti al termine di questo primo articolo dell'HUMANA GENESIS BLOG, ma prima di salutarci ti voglio proporre questo potente e simpatico esercizio, un gioco che ti aiuterà a stimolare la visione olistica e iniziare a viverla nella tua quotidianità. Insomma, vuoi o non vuoi diventare un mago? Non hai scelta.

ESERCIZIO
Decidi un giorno in cui ti metti nella condizione fisica, emotiva e mentale di poter influenzare tutto e tutti, come se da te dipendesse tutta la felicità e l'amore del mondo. Sentiti onnipotente, eterno, iper-creativo.Fai tutto come se fosse l'ultima opportunità che hai di farlo! Fai ciò che vuoi...a volte basta un sorriso, una parola gentile, anche rivolta ad uno sconosciuto incontrato per strada "dai che ce la fai", un buongiorno pieno di calore. Un abbraccio. Quello che vuoi. Fai come se davvero potessi trasformare in oro qualsiasi cosa. Il Re Mida dei nostri giorni!

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Con tutto l'amore, la gioia e
l'entusiasmo del tuo
amico DEVAN.


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